RESILIENZA e MOTIVAZIONE_Part 2 - Categoria U13 e U14
DI SOLITO QUANDO LE ASPETTATIVE SONO ECCESIVAMENTE ALTE,
SIAMO PIU' VULNERABILI ALLA FRUSTRAZIONE.
RESISTENZA AL DISAGIO
La capacià di resistere al disagio (mentale o fisico) di solito nasce nella nostra mente dal nostro sistema delle aspettative… Se queste sono troppo alte o irrealistiche sarò più vulnerabile alla frustrazione.
Quindi se penso alla resilienza, dovrò fissare degli obiettivi che siano reali (che possa raggiungere), ma che allo stesso tempo siano allenanti: una volta raggiunti, è possibile alzare la asticella e continuare a migliorare.
Ristrutturare mentalmente
- Trovare degli elementi positivi in un evento negativo, guardandolo da un altro punto di vista. Imparare dall’errore.
- Sapere di poter controllare lo stress per l’errore diminuisce gli effetti negativi a livello fisico, e allo stesso tempo mi dà l’opportunità di riprovarci nuovamente con più tenacia: “Sbagliare ancora, per fare meglio”
Imparare a sperare
- Diciamo di avere speranza, quando abbiamo la fiducia che gli eventi negativi prima o poi finiranno.
- Chi non sa sperare, tende a vedere gli eventi negativi come permanenti e quindi ad arrendersi facilmente, disperarsi. (pensando alla resilienza vuol dire fermarsi nell’errore).
- Invece chi sa sperare, vede gli eventi negativi come temporanei, quindi non generalizza, è ottimista. (entrare nella zona delle soluzioni)
C’è un forte legame tra speranza e salute fisica, questo legame si chiama effetto placebo.
LE NOSTRE CREDENZE ORIENTANO LA RISPOSTA DELL’ORGANISMO.
COME AUMENTARE LA PROPRIA RESILIENZA
- PER CAMBIARE LA MENTALITA' È IMPORTANTE SAPERE COME SIA FATTO IL NOSTRO SISTEMA DI CONVINZIONI.
Mi devo chiedere:
- Di fronte ad un problema come reagisco? (Resto sul problema / Entro nella zona delle soluzioni)
- Leggo il raggiungimento di un obiettivo come frutto dell’impegno o della fortuna?
- In caso di insuccesso... Credo sia colpa di chi o cosa?
- Intraprendendo un'attività, la mia attenzione si focalizza sulla realizzazione del compito o sugli aspetti negativi dell’esperienza?
- Tendo a sviluppare aspettative adeguate alla realtà o irrealistiche?
- Di fronte ad una difficoltà tendo ad affrontarla o ad evitarla?
- Le emozioni negative, i sintomi fisici attirano in modo massimale la mia attenzione o riesco a concentrarmi sul compito?
- Di solito tendo a vedere gli eventi negativi come temporanei o permanenti?
- CONCENTRAZIONE COME PONTE TRA MENTE E CORPO.
La CONCENTRAZIONE e la RIFLESSIONE aiutano a depurare la valutazione cognitiva da errori e facilita la gestione delle reazioni fisiche allo stress.
La concentrazione mi permette di avere l’attenzione alta in ogni momento e mi consente di riuscire a non reagire ai contenuti della mente come fossero realtà.
I pensieri sono solo pensieri, mentre la nostra reazione si basa invece sul convincimento che essi siano la realtà.
- AUMENTARE IL SENSO DI CONTROLLO PERSONALE: TECNICA DEGLI OBIETTIVI PRESTAZIONALI
Esperienze di successo elevano il nostro senso di controllo à fiducia ed autoefficacia.
L’aumento del senso di controllo porta ad un miglioramento della risposta emozionale, fisica e comportamentale alle situazioni di difficoltà.
Per questo, gli obiettivi che dobbiamo porci devono essere:
- Specifico (fatto per me, non generale)
- Definito, misurabile e valutabile
- Descritto come basato su capacità che possono essere apprese, cose che posso apprendere, attraverso l’impegno.
- Sfidante, per generare coinvolgimento emotivo
- Sfidante, ma non eccessivamente (devo essere in grado di raggiungerli)
- Strutturato in modo graduale (suddividere un obiettivo in piccoli passi graduali)
- Tale per cui l’insuccesso possa essere ristrutturato
USO DELLO SPORT PER CONSTRUIRE LA RESILIENZA
Attualmente si abusa dei mezzi tecnologici, e questo porta delle conseguenze come:
- Effetti sul cervello e sui comportamenti: diminuzione della capacità attentiva per il mondo esterno (differenti velocità del mondo virtuale e del mondo reale)
- Incapacità di rapportarsi con gli altri e con la realtà
- Incapacità di relazionarsi con il mondo reale e le sue difficoltà (colpa degli adulti o del loro disinteresse?)
Lo sport giovanile è uno strumento per reagire a questi disagi, perché:
- Si oppone alla sedentarietà
- Soddisfa il bisogno di socialità ed affiliazione
- Aiuta i ragazzi a diventare maggiormente resilienti, a gestire insuccessi e frustrazioni